Hollywood Interior – Scaldami il cuore

Hollywood Interior è il titolo che ho deciso di dare ad una serie di post che parleranno dell’Interior Design e dell’Architettura che vediamo nei film.
Sono troppo romantico se dico che come in un film dovremmo arredare casa nostra perchè ci aiuti a vivere la storia della nostra vita ed a raccontarla a chi accogliamo?! In effetti suona veramente mielosa come frase, ma era qualche giorno che fremevo per trovare un’ora di tranquillità in cui scrivere questo post e la frase nello specifico, quindi va bene così. 😀

Comunque torniamo all’argomento del titolo “Scaldami il cuore”: ci sono film, specialmente le commedie romantiche (e beh si dai portate pazienza, oggi va così), ma anche altre pellicole, come ad esempio i primi tre film della serie Harry Potter, tanto per citarne alcuni, in cui le scenografie dei luoghi coperti hanno questa caratteristica di scaldare il cuore. Sono accoglienza pompata al massimo, e mi hanno sempre affascinato. Gli scenografi, in particolare nei casi di cui vi parlerò, sono riusciti a creare degli ambienti con un mood estremamente accogliente e warm e spesso componendo quella che sembra un’accozzaglia di oggetti alla rinfusa, cosa che se facessimo a casa nostra o nel nostro ufficio, apparirebbe solamente come un dozzinale disordine.
Guardiamo alcune immagini dei set che preferisco da:

“C’è Posta per Te” – Titolo originale “You’ve Got Mail”

“L’amore non va in Vacanza” – Titolo originale “The Holiday”

“Ricatto d’Amore” – Titolo originale “The Proposal”

(Ringrazio http://hookedonhouses.net da cui ho tratto le foto sopra)

Queste immagini non vi fanno venire voglia di divano, felpa con cappuccio, tuta ed una tazza di te sempre alla temperatura giusta? Il loro scopo dopo tutto è proprio quello, nel cinema, la forma d’arte che sicuramente preferisco, perché le può racchiudere tutte, ogni elemento, colonna sonora, fotografia, scenografia, costumi, è studiato per trasmettere e sottolineare gli stati d’animo, far percepire quello che non può essere colto attraverso uno schermo (la temperatura ad esempio) e coinvolgere lo spettatore.

Come fanno a rendere tutto così accogliente? Beh se osservate con attenzione tutte le scenografie che vi ho riportato sopra hanno alcuni aspetti in comune che sono a mio parere quelli che servono per trasmettere queste sensazioni:

  • Lampade con luce calda (luce gialla e non bianca per intenderci) o raggi solari che entrano bassi e discreti, che producono coni di luce e diffondono la stessa pochissimo, creando delle “zone”, limitando lo spazio senza utilizzare divisioni materiali. Lo stesso spazio, provate a casa vostra, di giorno con la luce diffusa risulta molto differente, non più delimitato. Delimitare crea come un “nido”, una nicchia che fa sentire a proprio agio e protetti, rispetto ad uno spazio aperto.
  • Tessuti opachi, molti cuscini e tappeti (poca pelle, niente vetro negli oggetti d’arredo o acciaio cromato): questi materiali ed oggetti servono per richiamare nello spettatore le sensazioni che prova quando tocca nella realtà questo tipo di materiale. Pelle e vetro, solitamente sono freddi e non trasmetterebbero lo stesso effetto. Legno e pietra al contrario aiutano moltissimo a creare un ambiente accogliente.
  • Pochi colori dominati (che essendo una scena costruita vengono ripresi anche nei costumi degli attori. Se osservate con attenzione i costumi richiamano sempre qualche elemento nella stanza o si richiamano a vicenda se i personaggi in scena sono due) e comunque caldi e tenui, ma soprattutto caldi: niente verde acceso, blu elettrico, fucsia, ecc. Limitare il numero dei colori dominanti serve per “mettere ordine” nella scena, in questo senso vi segnalo i maestri del “mettere ordine” con il colore e cioè i creatori dei cataloghi IKEA. Ho sempre ammirato come costruiscano degli scenari, delle soluzioni d’arredo, che funzionano molto bene in fotografia, con elementi che normalmente creano disordine: scaffali con oggetti a vista, contenitori aperti, ecc. tutto però, poichè limitano i colori, risulta più ordinato alla vista.
  • Altro elemento dominante i libri: appoggiati su un mobile basso, in librerie che coprono le pareti, su un tavolino, ma dei libri gente parlerò prossimamente, meritano un discorso più approfondito come elementi d’arredo.

Provate a casa vostra, fotografate un angolo di casa con la luce del giorno, poi divertitevi a creare uno scenario con libri, lampade, cuscini, limitando i colori e rifotografate. Riprovate poi la sera, vedrete che vi verrà voglia di indossare pantofole e pigiama.
Giust’appunto stasera mi guarderò, così per rimanere sul romantico, “La Neve nel Cuore” – Titolo originale “The Family Stone”, perché ad un certo punto c’è una scena con Diane Keaton seduta ad un tavolo, su cui regna un disordine inimmaginabile, almeno in apparenza, che avvolge un iMac nel colore Red, (ve lo ricordate quello stupendo oggetto di design e tecnologia che rinnovò il mondo dei desktop computer?), che per me è il manifesto del disordine bello da vedere e che trasmette la sensazione di luogo accogliente. Ovviamente Libri, legno e lampada con luce calda sono presenti 😉 .

Anche in questo caso il computer, i fogli sul tavolo ed i cuscini sullo sfondo, così come gli abiti di Diane Keaton, vi assicuro non hanno dei colori a caso.

Buona Serata!

 

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